Di formazione canonica, ha rilevato una rottura dopo del Concilio. Riforma
del codice dalla lunga gestazione dopo quasi 25 anni nel 1983. Grande
riflessione sulle realtà spirituali ma meno nella disciplina della
Chiesa. Ci si rende conto allora della situazione che si vive nel dopo
Concilio.
Periodo
con una teologia ricca della vita religiosa. Lumen Gentium, Evangelica
Testificatio, Vita Consacrata. Nel suo centro di riflessione c’è Gesù
povero, casto e obbediente. La vita religiosa, tuttavia sembra in crisi.
Perché questa rottura tra la dimensione teologica e la pratica? La
frattura tra ragione e fede è il dramma del mondo di oggi diceva S.
Paolo. Il problema è che si è passati all’adattamento della cultura del
tempo. Nella vita della Chiesa
ci sono riforme che falliscono. Sono quelle che si impongono solo in
nome della disciplina. Idem le riforme puramente spirituali.
"Abbiamo smarrito il senso della Parola avendo smarrito il senso della Chiesa". Eucarestia,
confessione e predicazione erano un tempo gli elementi portanti del
sacerdozio. Il Diritto canonico diventa anche luogo teologico perché la
disciplina nasce dalla dottrina. Attraverso i canoni che riguardano i
chierici si presuppone un uomo che appartiene a Dio. Il sacerdozio
religioso e quello diocesano si armonizzano e completano tanto bene.