Questo è spesso l'obiettivo di chi chiede l'abolizione del celibato obbligatorio per i sacerdoti .
Indebolire questo ruolo "unico" , per lasciar spazio a tanti diaconi .
In un certo senso con il Concilio Vaticano II e l'introduzione del diaconato permanente , si è preparata la strada a questa situazione .
Il giorno in cui il celibato obbligatorio venisse abolito , tutti i diaconi permanenti diverebbero sacerdoti , mantenendo casa , famiglia e professione , così facendo la Chiesa verrebbe "inondata" di tanti sacerdoti-diaconi , magari di fede provata , ma certamente senza una dedizione radicale ed integrale alla comunità.
Diceva Illich a proposito nel 1967:
il ministero sarà esercitato non più come impegno a tempo pieno ma piuttosto come una gioiosa attività nel tempo lasciato libero dal lavoro. La diaconia sostituirà la parrocchia nel ruolo di unità istituzionale di base della Chiesa. Il periodico incontro di amici sostituirà l’assemblea domenicale che oggi riunisce nello stesso luogo persone estranee l’una all’altra; questo incontro di amici sarà presieduto non da uno scribacchino o da un funzionario, quali sono gli impiegati ecclesiastici di oggi, ma da un operaio, da un insegnante o da un dentista, da persone, insomma, che si mantengono con il proprio lavoro. Questo ministro sarà un uomo di cristiana saggezza, acquisita durante tutta una vita di partecipazione all’intensa liturgia della comunità, piuttosto che un diplomato del seminario la cui formazione professionale si basa sulle formule teologiche.
Perchè dare importanza a Ivan Illich , persona di cui molti non hanno mai sentito parlare ? Perchè poi legare le sue parole allo "spirito conciliare"?
Semplice , Illich si distinse durante il Vaticano II come consultore del Cardinal Suenens , "deus ex machina" del partito "anti-romano" , porporato che ha influenzato tutta l'Europa del Nord (e si vedono i risultati !).
Diventa pertanto , molto probabile , se non certo , che le sue idee siano "strisciate" nella Basilica di S.Pietro durante il Vaticano II , influenzando Suenens come molti altri porporati .
Del resto il diaconato permanente è visto da molti Vescovi , in particolare del Sud America , come una grande riserva di potenziali preti , pronti ad entrare "in azione" appena "Roma da l'ordine".
Nel tentativo di voler creare una Chiesa "più vicina ai problemi familiari" , nel voler rendere una Chiesa più "umana" , più assemblea festosa , nella speranza (vana) di avvicinarci di più al mondo , finiremmo col distruggere completamente , la radicalità e la totalità della figura del sacerdote cattolico e con ciò abbasseremmo inevitabilmente il livello "spirituale" della intera Chiesa !
Indebolire questo ruolo "unico" , per lasciar spazio a tanti diaconi .
In un certo senso con il Concilio Vaticano II e l'introduzione del diaconato permanente , si è preparata la strada a questa situazione .
Il giorno in cui il celibato obbligatorio venisse abolito , tutti i diaconi permanenti diverebbero sacerdoti , mantenendo casa , famiglia e professione , così facendo la Chiesa verrebbe "inondata" di tanti sacerdoti-diaconi , magari di fede provata , ma certamente senza una dedizione radicale ed integrale alla comunità.
Diceva Illich a proposito nel 1967:
il ministero sarà esercitato non più come impegno a tempo pieno ma piuttosto come una gioiosa attività nel tempo lasciato libero dal lavoro. La diaconia sostituirà la parrocchia nel ruolo di unità istituzionale di base della Chiesa. Il periodico incontro di amici sostituirà l’assemblea domenicale che oggi riunisce nello stesso luogo persone estranee l’una all’altra; questo incontro di amici sarà presieduto non da uno scribacchino o da un funzionario, quali sono gli impiegati ecclesiastici di oggi, ma da un operaio, da un insegnante o da un dentista, da persone, insomma, che si mantengono con il proprio lavoro. Questo ministro sarà un uomo di cristiana saggezza, acquisita durante tutta una vita di partecipazione all’intensa liturgia della comunità, piuttosto che un diplomato del seminario la cui formazione professionale si basa sulle formule teologiche.
Perchè dare importanza a Ivan Illich , persona di cui molti non hanno mai sentito parlare ? Perchè poi legare le sue parole allo "spirito conciliare"?
Semplice , Illich si distinse durante il Vaticano II come consultore del Cardinal Suenens , "deus ex machina" del partito "anti-romano" , porporato che ha influenzato tutta l'Europa del Nord (e si vedono i risultati !).
Diventa pertanto , molto probabile , se non certo , che le sue idee siano "strisciate" nella Basilica di S.Pietro durante il Vaticano II , influenzando Suenens come molti altri porporati .
Del resto il diaconato permanente è visto da molti Vescovi , in particolare del Sud America , come una grande riserva di potenziali preti , pronti ad entrare "in azione" appena "Roma da l'ordine".
Nel tentativo di voler creare una Chiesa "più vicina ai problemi familiari" , nel voler rendere una Chiesa più "umana" , più assemblea festosa , nella speranza (vana) di avvicinarci di più al mondo , finiremmo col distruggere completamente , la radicalità e la totalità della figura del sacerdote cattolico e con ciò abbasseremmo inevitabilmente il livello "spirituale" della intera Chiesa !